Ieri martedì 7 giugno, il Salone del Mobile.Milano ha proclamato gli 8 vincitori del premio internazionale – Salone del Mobile.Milano award – con il quale vuole porre l’attenzione sulle eccellenze del settore. Un premio speciale alla sua prima edizione.
Annunciato lo scorso febbraio, il premio è un vero e proprio momento di pausa e riflessione sull’edizione conclusasi lo scorso 17 aprile e un preciso riconoscimento al valore delle idee, della creatività, dell’innovazione e della tecnologia che sono i tratti distintivi della sua offerta e per la quale viene apprezzato nei cinque continenti. Un omaggio a chi – dai designer già affermati a quelli esordienti, ai prodotti agli allestimenti – ha contribuito a fare della manifestazione l’appuntamento must del settore dal forte richiamo internazionale.
Tra i membri della giuria: Silvana Annicchiarico, Direttrice del Triennale Design Museum, Milano; Domitilla Dardi, Curatrice per il design al MAXXI, Roma, Massimo Mini, CEO designboom, Ettore Mochetti, Direttore di AD Italia; Margherita Palli, scenografa; Livia Peraldo Matton, Direttrice di Elle Decor Italia, e Davide Rampello, Docente di Arti e mestieri dei territori al Politecnico di Milano – hanno decretato i vincitori delle 8 categorie. Miglior prodotto/Settore sedute – Imbottiti, miglior prodotto-Sistema arredo, miglior prodotto/Settore cucina, miglior prodotto/Settore bagno, miglior allestimento, miglior giovane designer, miglior designer e, infine, premio speciale della giuria.
La premiazione ha decretato i seguenti vincitori:
- Miglior prodotto/Sedute – Imbottiti: All Plastic Chair, Jasper Morrison, Vitra. Perché riesce a realizzare il modello della sedia tradizionale in un unico stampo in plastica mantenendo le caratteristiche di una seduta in legno.
- Miglior prodotto/Sistema arredo: Commodore, Piero Lissoni, Glas Italia. Perché sa interpretare secondo la sensibilità contemporanea, modelli evocativi del passato utilizzando un materiale tradizionale come il vetro a dimostrazione che alla creatività non c’è mai fine.
- Miglior prodotto/Settore cucina: Air, Daniele Lago, Lago. Perché rompe gli schemi della cucina tradizionale interpretando nuovi stili di vita. Un ritorno alle origini che rimette il “fuoco” al centro del paesaggio domestico.
- Miglior prodotto/Settore bagno: Origami, Alberto Meda, Tubes Radiatori. Per la capacità di innovare attraverso la versatilità d’uso e l’originalità morfologica.
- Miglior allestimento: Kartell. Perché, con una forza comunicativa unica che evoca il “teatrum”, stabilisce un nuovo paradigma espositivo che prevede un impiego funzionale alle nuove tecnologie digitali.
- Miglior giovane designer: Giacomo Moor. Per aver saputo, come designer artigiano e senza tradire questo imprinting, passare da una dimensione di ricerca personale alla produzione industriale, e per la capacità di trasferire al produttore la propria profonda conoscenza del legno.
- Migliore designer: Konstantin Grcic. Perché, rimanendo coerente a proprio rigoroso linguaggio tecnico ed espressivo, è riuscito a esprimere nuove connotazioni estetiche.
- Premio speciale della giuria: Cristina Celestino. Per la sua capacità, lei figura di connessione tra i designer giovani e quelli più maturi, di seguire sempre il filo della sperimentazione, e per la sua sagacia nel coniugare temi come la fragilità, il decoro e la delicatezza esprimendoli in una progettazione intelligente che sa rapportarsi al meglio con l’alto artigianato e con l’industria.