Il Serpentine Pavilion 2018, a firma della messicana Frida Escobedo, chiude oggi: se non l’avete visto ecco com’era!
È stata la messicana Frida Escobedo il diciottesimo e più giovane architetto ad accogliere l’invito a progettare un padiglione temporaneo per la Serpentine Gallery, allestito presso i Kensington Gardens di Londra fino all’8 ottobre 2018.
La struttura ha la forma di una corte chiusa e si compone di due volumi rettangolari disposti ad angolo. Le pareti esterne di questa sono allineate alla facciata orientale della Serpentine Gallery, mentre l’asse della corte interna è orientata a Nord e rappresenta un elemento tipico dell’architettura residenziale messicana. L’asse che divide lo spazio del padiglione fa riferimento al primo meridiano, istituito nel 1851 a Greenwich e in seguito divenuto lo standard globale per indicare il tempo e la distanza geografica.
Per la costruzione della struttura sono stati utilizzati materiali di fabbricazione britannica, scelti per i loro colori scuri e le particolari superfici. La ‘celosia’ – tradizionale parete traforata tipica dell’architettura messicana – è qui composta da un reticolo di tegole in calcestruzzo che lasciano intravedere la vista del parco, trasformandola in un quadro vibrante di verdi e azzurri. Due elementi riflettenti enfatizzano il movimento di luce e ombre all’interno del padiglione nel corso della giornata. La parte inferiore curva della tettoia è rivestita con pannelli a specchio, e una pozza d’acqua triangolare incastonata nel pavimento del padiglione traccia il suo confine direttamente sotto il bordo del tetto, lungo l’asse Nord del meridiano. Quando il sole si muove nel cielo, riflesso e rifratto da questi elementi, i visitatori hanno potuto percepire con maggior consapevolezza il tempo trascorso nel gioco e nella contemplazione durante i mesi estivi.
“Il mio progetto per il Serpentine Pavilion 2018 è una sintesi di ispirazione materiale e storica inseparabile dalla città di Londra e un’idea cara al nostro studio sin dai suoi esordi: l‘espressione del tempo in architettura attraverso l’utilizzo creativo di materiali di uso quotidiano e forme semplici – ha dichiarato Frida Escobedo. Per questo progetto, abbiamo lavorato con ‘materiali’ quali luce e ombra, riflessione e rifrazione, trasformando l’edificio in un segnatempo che scandisce il passaggio della giornata”.
Frida Escobedo (1979, Città del Messico) è responsabile e fondatrice di uno studio di architettura e design con sede a Città del Messico. I progetti realizzati dal suo team si sviluppano all’interno di un quadro teorico che affronta il tempo non come misurazione storica, bensì come operazione sociale, spaziando dalle installazione artistiche, alla progettazione di arredi, a edifici residenziali e pubblici.
I principali sponsor del padiglione sono Goldman Sachs, David Glover, AECOM, Stage One, Weil. [Text Laura Galimberti]