I progetti vincitori della seconda edizione del Premio Architettura Toscana

Recupero di luoghi ed edifici, rispetto per il territorio, sostenibilità e qualità ambientale sono i temi della seconda edizione del Premio Architettura Toscana

Giovani, con budget contenuti, un grande rispetto per l’ambiente e lo sguardo rivolto al futuro. La nuova generazione di progettisti che emerge dalla seconda edizione del Premio Architettura Toscana (PAT), nato con l’obiettivo di stimolare la riflessione intorno all’architettura contemporanea protagonista delle trasformazioni del territorio e per diffondere la cultura del progetto come garanzia di qualità ambientale e civile.

In questa occasione è stato inoltre inaugurato il progetto Architectural Tour Italia 2019, che il gruppo Design Diffusion (DDW) con le riviste OFARCH, DDN e DHD ha organizzato e che vedrà coinvolte 6 città italiane: Firenze, Napoli, Trieste, Bari, Palermo, Milano.Le linee guida di quest’edizione del Premio Architettura Toscana erano: recupero di luoghi ed edifici, rispetto per il territorio, sostenibilità e qualità ambientale. Le opere vincitrici sono state in grado di confrontarsi con la natura attraverso interventi minimi e di recuperare luoghi ed edifici con grande economia di mezzi. Sono sei i progetti vincitori, divisi in cinque categorie:

Opera Prima

 ex aequo tra la Casetta nell’oliveto (a Serravalle Pistoiese–PT)

Il recupero di un abuso edilizio attraverso strategie ambientali e tecniche legate fortemente al contesto esistente ha consentito di riscattare una piccola ferita nel paesaggio.e il Podere Navigliano (a San Giovannid’Asso–SI)

Il progetto è il risultato di un recupero attento del manufatto esistente attraverso l’inserimento silenzioso di pochi, chiari elementi e un controllo sensibile dei materiali e delle tecniche tradizionali.

Opera di nuova costruzione

Foresteria del pellegrino di Siloe (Cinigiano–GR)

Il progetto dimostra un perfetto inserimento nel paesaggio e un’attenzione alla topografia esistente, in relazione al luogo e alla distanza ben calibrata tra i diversi corpi di fabbrica. L’appoggio a terra è studiato con attenzione e tutto l’intervento dimostra una coerenza costruttiva e una misura ammirevole.

Opera di restauro o recupero

gli Arsenali della Repubblica di Pisa

La giuria ha apprezzato la complessiva qualità della ricostruzione, per il recupero sensibile dell’architettura originale ormai in rovina, e per l’integrazione di funzioni contemporanee ben integrate nel contesto esistente.

Opera di allestimenti o interni

la nuova illuminazione della Basilica di Santa Croce (Firenze)

L’intervento è stato apprezzato per un uso attento dell’illuminazione come strumento narrativo, che consegna al cittadino un’immagine inedita della facciata della chiesa e, insieme, rende viva la piazza antistante in un dialogo inedito reso possibile da un uso innovativo delle tecnologie

Opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione

progetto Shelter #1 a Prato

Questa piccola “navata” tecnica diventa un contributo sociale per un contesto territoriale e sociale in profonda trasformazione, offrendo uno spazio d’incontro informale inedito e necessario. L’assemblaggio e l’articolazione dei pochi materiali utilizzati è esemplare.La cerimonia di premiazione si è svolta giovedì 30 maggio alla Palazzina Reale di piazza Stazione, sede di Ordine e Fondazione Architetti Firenze, insieme all’inaugurazione della mostra dei progetti vincitori e delle opere menzionate e selezionate, che rimarrà allestita fino a venerdì 21 giugno.

Il concorso è stato organizzato da Consiglio Regionale della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana, con il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Architetti. [Giuseppe D’Orsi]

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